La paura è una reazione emotiva e fisiologica sgradevole verso fonti riconosciute di pericolo, diversa dall’ansia. È un’emozione di base, condivisa da molti animali, che coinvolge l’attivazione di una risposta di “attacco-fuga” del sistema nervoso autonomo. È una reazione quasi istantanea a ogni minaccia imminente. Il suo valore adattivo è rappresentato dal fatto che ci spinge a fuggire. Quando la risposta di paura si presenta in assenza di un evidente pericolo esterno parliamo di attacco di panico.
Gli attacchi di panico sono strettamente collegati a una condizione di ansia.
Possiamo definire il panico come dei periodi di tempo delimitati con una insorgenza improvvisa, di intensa apprensione, paura, o terrore, spesso associati con sentimenti di morte imminente, questi episodi di panico si ripresentano con una certa regolarità. Questo fa sì che si crei la cosiddetta ansia anticipatoria, la paura che l’attacco di panico possa verificarsi di nuovo, che può portare a evitare quelle situazioni nelle quali si teme possa accadere, arrivando anche a compromettere la propria vita dal punto di vista relazionale, sociale e lavorativo.
Esistono decine di modi diversi di esprimere il panico, la caratteristica comune è quella di avere intensi sintomi fisici e di avere imparato a temerli, di essere schiacciati da una condizione di paura della paura, dal terrore di stare male.